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Autres lieux à voir autour
Nuraghe di Barumini
9021 Barumini VS, Italie
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Ristorante Pani e Casu a Castello
Bastione Santa Croce, Via Santa Croce, 51, 09124 Cagliari, Italie
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Via Santa Croce, 33, 09124 Cagliari, Italia
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Luigi Pomata
Viale Regina Margherita, 14, 09124 Cagliari, Italy
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09072 Cabras OR, Italy
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Piazza Costituzione, 09124 Cagliari, Italie
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"meraviglioso Nuraghe di epoca preistorica, del 1400 A.c. patrimonio UNESCO "
@flupy83
"Nuraghe Su Nuraxi SITO ARCHEOLOGICO (%070 936 81 28; www .fondazionebarumini .it; biglietto cumulativo con Casa Zapata interi/13-17 anni/under 12 €12/9/7; visite guidate ogni 30 min; h9-1 h prima del tramonto) Situato nel cuore del voluttuoso paesaggio verdeggiante nei pressi di Barumini, il Nuraghe Su Nuraxi è l’unico sito Patrimonio dell’Umanità della Sardegna ed è il nuraghe più visitato dell’isola. Il punto focale del complesso è la torre del 1500 a.C., che in origine era nata come una costruzione a sé stante e in seguito fu incorporata in un complesso fortificato. Molti degli edifici dell’insediamento furono eretti nell’Età del Ferro, tra cui quelli che costituiscono le strutture circolari ad alveare collegate tra loro sulle pendici della collina. La torre Nuraxi, la parte più antica del complesso, in origine si sviluppava su tre piani e raggiungeva un’altezza di 18,6 m. Ogni piano ospitava un singolo tholos (camera interna). Successivamente, intorno al 1200 a.C., la struttura fu fortificata con l’aggiunta di altre quattro torri e di un’imponente cinta muraria. Le prime capanne del villaggio risalgono all’Età del Bronzo, un periodo compreso tra l’XI e il IX secolo a.C., ma molte delle rovine che si vedono oggi sono databili a un periodo successivo, compreso tra il VI e il VII secolo d.C. A mano a mano che l’insediamento cresceva, intorno al nucleo principale veniva eretto un sistema sempre più complesso di mura difensive, che consisteva di nove torri dotate di feritoie per le frecce. Qui sono state riportate alla luce anche grandi palle di pietra utilizzate come armi. Nel VII secolo a.C. il sito venne parzialmente distrutto, ma non abbandonato; anzi, continuò a svilupparsi, ed era ancora abitato in epoca romana. Vi sono stati individuati rudimentali sistemi di canalizzazione e fognatura. Il sito fu riscoperto nel 1949 da Giovanni Lilliu (il più celebre archeologo della Sardegna), dopo che alcune piogge torrenzia li avevano eroso gli strati di terra che ricoprivano il nuraghe, facendolo sembrare una delle tante colline della Marmilla. Gli scavi continuarono per sei anni, e oggi il sito è l’unico nuraghe interamente riportato alla luce in Sardegna. Potrete farvi un’idea del grande lavoro svolto osservando le numerose parti in mattoni incorporate nella struttura, che furono realizzate in questo modo proprio per distinguerle dalla costruzione originale in basalto. Il sito è accessibile soltanto partecipando a una visita guidata. In estate si formano sempre lunghe code e può fare molto caldo, perché la zona è in gran parte esposta al sole. Per secoli i sardi non hanno prestato particolare attenzione alle numerose torri di pietra disseminate su tutta l’isola, molte delle quali venivano utilizzate come ricoveri dai pastori. Poi, 70 anni fa, la datazione al carbonio rivelò che queste costruzioni erano in realtà insediamenti fortificati risalenti all’Età del Bronzo, costruiti in gran parte tra il 1800 e il 500 a.C. In assenza di testi scritti – un fatto che ha portato gli studiosi a ipotizzare che i primi sardi non avessero mai conosciuto la scrittura – soltanto i nuraghi e le tombe dei giganti contribuiscono a gettare un po’ di luce sulla misteriosa civiltà nuragica. Pare che nell’isola esistano ben 7000 nuraghi, ma probabilmente ce ne sono altrettanti che ancora devono essere riportati alla luce. La loro esatta funzione è da lungo tempo oggetto di dibattito, ma molti studiosi concordano sul fatto che, oltre a servire da torri di guardia, queste strutture in pietra fossero utilizzate come siti sacri adibiti a riti religiosi e luoghi di ritrovo per celebrazioni e scambi commerciali. I primi nuraghi erano semplici costruzioni indipendenti con alcune camere interne, ma con il trascorrere del tempo le strutture divennero sempre più grandi – il Nuraghe Santu Antine (p157), a Torralba, alto ben 25 m, è il più imponente giunto fino a noi – e sempre più com"
@emanuele.brisciani
"Nuraghe Su Nuraxi. Grand complexe nuragique situé à Barumini, c’est le seul site sarde à être inscrit au patrimoine mondial de l’UNESCO"
@jadedibot32
"solo visite guidate di 1 ora"
@tiportoviaconme