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"museo ceramica, piazza consoli"
@cristina.recalcati
"Deruta è una città conosciuta in tutto il mondo per le sue ceramiche e fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Circondata dalla tipica e lussureggiante natura umbra, nei dintorni di questo antichissimo borgo è possibile praticare canoa nelle anse del Tevere, trekking e cicloturismo lungo sentieri pianeggianti o collinari. Una meta adatta a tutta la famiglia o ad una coppia alla ricerca di una fuga romantica. Andateci se vi piace: cultura, storia, artigianato Per quanto tempo: un fine settimana Il periodo migliore: tutto l'anno Deruta Cosa sapere su Deruta Storia di Deruta La città potrebbe essere stata fondata dai perugini in fuga dopo l’incendio di Perugia avvenuto nel 40 a.C. Cristo in occasione dell'assedio da parte di Ottaviano ai danni di Marco Antonio e dei suoi alleati. Il nome proverrebbe quindi dal latino “diruta” che deriva da “diruo”, distrutto. D'altronde di certo l’insediamento è di origine romana, come dimostrano i vari reperti che sono stati trovati nella zona, quali anfore, capitelli, epigrafi, che ora possono essere ammirati nell’atrio del Municipio, Palazzo dei Consoli. L’aspetto di centro fortificato, con tanto di mura a protezione del nucleo storico, che possiamo ancora vedere nell’antico borgo vanno ricondotte alla natura difensiva di Deruta. Questa città fu infatti a lungo un baluardo difensivo di Perugia contro Todi. Un momento che segnò la storia di Deruta fu il passaggio di Perugia alla Chiesa. Eventi a Deruta Tra gli eventi più importanti di Deruta da ricordare c'è il Palio della Brocca che si tiene durante la prima domenica di settembre e che vede sfidarsi i tre rioni di Piazza, Valle e Borgo durante una competizione che si ispira proprio alla produzione delle ceramiche artistiche. Un'altra festa legata alle maioliche è quella di Santa Caterina d’Alessandria che si tiene il 25 novembre, patrona appunto dei ceramisti, quando in chiesa vengono premiati i ceramisti più anziani di Deruta. Deruta centro storico Dove si trova Deruta Il vecchio borgo di Deruta, in Umbria, si trova in cima a una collina a circa 15 chilometri di distanza da Perugia; a 30 chilometri da Assisi, a 30 chilometri da Todi e a 60 chilometri da Orvieto città della rupe.inoltre dista 150 da Roma. Le frazioni di Deruta sono Casalina, Castelleone, Fanciullata, Pontenuovo, Ripabianca, San Nicolò di Celle, Sant'Angelo di Celle, Viale. La zona è caratterizzata dalla presenza di diversi rilievi ricoperti dalla macchia mediterranea che dividono la fertile pianura del Tevere dalla Valle Umbra. Nel territorio comunale l'altitudine va da 170 metri sul livello del mare fino a 650 metri, in cima alla parte vecchia da cui, tra l'altro, è possibile godere di un bel panorama sulla vicina Perugia. Come arrivare a Deruta Umbria Se vi spostate in automobile e partite da Milano prendete l’autostrada Bologna-Firenze-Roma A1 uscita Bettolle-Valdichiana, immettetevi nel raccordo autostradale in direzione di Perugia, proseguite in direzione Roma E45 e prendete l'uscita per Deruta. Se partite da Bologna, prendete la Bologna-Ancona A14 e l'uscita per Cesena, immettetevi sulla Superstrada E45 in direzione di Roma e infine prendete l’uscita Deruta. Se provenite da Firenze, prendete la A1 Firenze-Roma e imboccate l'uscita Bettolle-Valdichiana, immettetevi nel raccordo autostradale in direzione di Perugia, proseguite verso Roma lungo la E45 e infine prendete l'uscita Deruta. Infine, se partite da Roma in auto, prendete la A1 Roma-Firenze e uscite a Orte, immettetevi lungo la Superstrada E45 in direzione di Perugia, lasciate la superstrada e uscite a Deruta. Se desiderate muovervi in autobus, dovete considerare che solo da Perugia partono collegamenti offerti dalle linee Sulga-Bus Italia. Deruta Ceramiche di Deruta La lavorazione della maiolica artistica raggiunse il suo massimo livello artistico durante la metà del Cinquecento. In realtà , secondo le più antiche testimonianze, già alla fine del tredicesimo secolo l’economia di Deruta si basava sulle maioliche, seppure in quelle prime prove si trattava più che altro di oggetti d’uso comune scarsamente decorati, di norma di colore verde e bruno a causa dell’uso di rame e manganese. Ma come anticipato è nel Cinquecento che le ceramiche artistiche di Deruta cominciarono a diventare famose in tutto il mondo conosciuto, con nomi di artisti che firmarono opere di grande bellezza, come Giacomo Mancini, detto "El Frate", e Francesco Urbini. Durante quel secolo il repertorio delle maioliche diventò sempre più complesso e vario, popolato da scene mitologiche, figure femminili, battaglie e immagini sacre che andavano ad impreziosire grandi piatti, coppe o stemmi nobiliari, caratterizzati da una grande vivacità di colori (in particolare l’arancione, il giallo e il blu). In questi anni diventò popolare anche la cosiddetta tecnica del lustro, che conferisce dei riflessi d’oro alle opere più importanti e un esempio della quale si può ammirare nella targa raffigurante Il martirio di San Sebastiano oggi conservata al Victoria and Albert Museum a Londra. Le ceramiche di Deruta vennero utilizzate anche per decorare pavimenti di diversi edifici, come quelli della Chiesa di San Francesco, della Sacrestia di San Pietro a Perugia, della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello. Ancora oggi a Deruta si trovano importantissime scuole di ceramica che permettono di apprendere quest’arte secolare. Tra queste, non possiamo non citare l’Istituto Statale d’Arte Alpinolo Magnini e la Scuola d’Arte Ceramica Romano Ranieri, dal nome dei più insigni ceramisti. Deruta Prodotti tipici di Deruta Oltre alle ceramiche, Deruta vanta anche altri prodotti di eccellenza locali e non solamente legati all'artigianato. Ad esempio, nella zona di Deruta viene realizzato l’olio extravergine d’oliva di Castelleone, apprezzato dai palati più raffinati da sempre, uno dei quali fu quello di Gabriele D’Annunzio. Fra i piatti tipici di Deruta potete assaggiare il famoso cannibale, un piatto tipico della tradizione locale a base di carne di maiale marinata fatta cuocere con il ginepro. La sagra di Castelleone, a fine Luglio, è sempre una ghiotta occasione per assaggiarlo. Mentre durante la Festa del Grano a Sant'Angelo di Celle potete assaporare i birbanti: una pasta corta, fatta solo con acqua e farina, ma con un tocco segreto. Da non perdere anche la torta al testo umbra, farcita con salumi e verdure, e la coratella d'agnello di Ripabianca. E se capitate da queste parti in occasione di Pasqua, assaggiate assolutamente la torta di Pasqua al formaggio, preparata con parmigiano, pecorino romano e groviera; mentre durante le festività natalizie provate il torciglione, un dolce a base di mandorle che prende il nome dalla sua forma a spirale, spesso decorata come se fosse un serpente."
@francescokiar