Ling’s Ravioleria Migrante
Ling’s Ravioleria Migrante : Ristorante etnico cinese à Bologna
Fondé en 2023, Ling’s Ravioleria Migrante est un ristorante chinois situé dans le quartier Via Leandro Alberti, 34/2c à Bologna. Ce lieu a été imaginé par des passionnés de cuisine asiatique, souhaitant offrir une expérience authentique et moderne aux amateurs de saveurs orientales. Depuis son ouverture, il s’est rapidement distingué par sa volonté de fusionner traditions culinaires chinoises avec une touche italienne, créant ainsi un concept unique en son genre.
Ce restaurant etnico et asiatico propose une large gamme de ravioli chinois, gyoza, ainsi que d’autres plats typiques de la cuisine asiatique, revisités avec créativité. La carte met en avant des options veggie et des spécialités comme les ravioli fusion, la pancetta marinée avec vermicelles ou encore les côtes caramélisées. La qualité des ingrédients et la présentation soignée font de ce lieu une adresse appréciée par les connaisseurs, tout en restant accessible avec un prix moyen à élevé.
L’ambiance de Ling’s Ravioleria Migrante est à la fois chaleureuse et moderne, avec un décor soigné qui invite à la détente. La décoration mêle éléments traditionnels asiatiques à une esthétique contemporaine, créant un espace cosy et accueillant. Ce lieu, à la fois intime et convivial, offre une expérience culinaire authentique dans un cadre qui reflète l’esprit fusion entre l’Italie et la Chine, idéal pour les amateurs de découvertes gastronomiques.
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"Abbastanza deludente, ravioli troppo elaborati e con un mix di sapori non troppo riuscito. Abbiamo provato diversi piatti ma nessuno ci ha convinto. Peccato perché il posto è molto curato e i piatti proposti sono comunque particolari "
@elenagube
"Da provareeee visto su TikTok "
@verosupernova
"Cucina tipica cinese in chiave moderna"
@giuliamg
"Ravioli cinesi particolari. Prezzi medi"
@gattux
"Ravioli di ogni tipo, fusion tra Cina e Italia "
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"Gyoza + qualche piatto cinese + orange wine"
@pinkman
"Pancetta marinata con vermicelli, ravioli "
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"ravioleria e ristorante cinese super consigliato da Angelo Mk16, costo medio alto, consiglia costine caramellate "
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"Conosciuta anche col nomignolo de La Grassa, Bologna ha una cucina ricca e non proprio leggera, fatta di pasta fresca, salumi – primo tra tutti la mortadella – e l’amatissimo ragù. I bolognesi sono buone forchette e per loro il mangiare è una priorità assoluta, che va anche oltre la tradizione. Ling’s Ravioleria Migrante: il ristorante fusion di ravioli a Bologna I locali impazziscono per Ling’s Ravioleria Migrante, il piccolo locale di ravioli e piatti fusion aperto da Lingfen Hu e il compagno Erik Zanotti. Lingfen Hu, dal commerciale alla cucina per passione “Ravioleria Migrante nasce dalla mia passione per la cucina. Avevo sentito dire che se lavori per passione, non lavorerai un singolo giorno della tua vita, e ho deciso di metterlo in pratica”, esordisce Lingfen. Un progetto a cui pensava da molto tempo, in cui la spinta finale è stata il Covid: “all’epoca lavoravo come commerciale estero in smart working con tutte le frustrazioni di un lavoro ben pagato che però non mi dava la voglia di alzarmi la mattina”. Così ha mollato tutto ed è tornata a Bologna, la città dove è arrivata a 4 anni e dove i suoi avevano una classica rosticceria cinese. “Sono crescita qui, poi dopo la scuola sono andata a vivere fuori per 10 anni, ma Bologna l’ho sempre sentita casa mia”. Frequenta la scuola di cucina Food Genius Academy, e dopo un beve stage presso il ristorante tipico Vicolo Colombina, decide di aprire un posto tutto suo. Nel 2021 ristruttura un localino in via Leandro Alberti, fuori dai circuiti turisti della città e dà vita al suo progetto insieme al compagno, che gestisce la piccola sala di circa 20 coperti con cucina a vista e altri 3 o 4 tavolini all’esterno durante la bella stagione. Il nome ne riassume la proposta gastronomica, nonché la filosofia: ravioleria perché il pilastro della cucina sono i ravioli fatti con tecnica cinese, migrante nel senso di fusion, che prende ispirazione dalle cucine del mondo ed è ricca di contaminazioni. “Con il termine migrante voglio esprimere la mia idea di trarre il meglio dalla cucina del posto dove mi trovo, del mio paese di nascita e di quella dei posti che ho visitato. Per esempio i Sardegna nel cuore – è lì che si è trasferita la sua famiglia - sono dei ravioli ispirati ai culurgiones sardi con ripieno di patate, formaggio e menta, ma più delicati e soprattutto cotti in padella a mo’ di gyoza. Oltre ai ravioli, “l’idea era quella di proporre piatti rivisitati e un po’ sperimentali, dove avrei potuto mostrare di più il mio estro”, racconta Lingfen. Il menu di Ling’s è diviso in due parti, nella prima i ravioli (dai 6.90 a 8€ per 4/5 pezzi; dai 10 ai 12€ per 6/8 pezzi) “d’ispirazione cinese con il meglio della materia prima locale, rielaborati in chiave migrante e cotti a mo’ di gyoza” per cui è consigliata la condivisione. Dal Classico dei classici con carne di mora romagnola di Macelleria Zivieri, cavolo, cipollotto e zenzero, all’Adriatico con gamberi dell'Adriatico di Pescheria Tinarelli, cavolo, cipollotto, zenzero e zest di limone, passando per Cinghiale & Shitake. Tutti i ravioli sono serviti con salsa di soia, aceto dell’Acetaia Giusti di Modena, zenzero e cipollotto. Poi ci sono i Piatti migranti (dai 13 ai 16.50€), “piatti tra l'Oriente e l'Occidente” che cambiano spesso seguendo la stagionalità e in cui si parte dalla selezione di ingredienti di prima scelta. “Mi piace l’idea di lavorare in maniera diretta con piccole realtà e renderlo noto ai clienti, che a loro volta iniziano a conoscere tutto l’artigianato che c’è dietro. Se un piatto è buono non è soltanto per la tecnica, ma anche perché è stata utilizzata una buona materia prima”, spiega Lingfen. In questa sezione del menu solitamente ci sono 3 piatti vegetariani o vegani e il resto a base di proteine animali. In autunno: Zucca & Scamorza, con salsa stile thai nam prik pao, scamorza di Lama Grande, verdurine e riso, e il Nocciole Curry Rice, cioè “curry fatto da noi con taaante verdure, spezie profumate, latte di cocco bio, servito con nocciole delle Langhe, chili oil homemade, riso e verdure”, come recita la carta. A questi si aggiungono due dolci (6€) che cambiano spesso, adesso c’è Panna cotta al bergamotto con panna di Le Mucche di Guglielmo al bergamotto, caramello salato e crumble di sesamo. Da accompagnare ai piatti birre artigianali e vini di piccoli vignaioli (molto spesso naturali). C’è anche una selezione di tè caldi curata da Lingfen Hu, che è anche sommelier del tè. Ravioleria Migrante è appena entrato nella Guida Michelin e la proprietaria non potrebbe essere più felice, soprattutto della risposta del pubblico bolognese: “apprezzano molto non soltanto i ravioli in sé, ma tutto il progetto di proporre una cucina diversa, fusion, migrante utilizzando una materia prima locale. È la dimostrazione di come Bologna, pur essendo molto piccola, in questo sia molto internazionale”. E, nonostante lo scetticismo iniziale della sua famiglia - perché sapevano bene quanto fosse duro questo lavoro - Ling non ha mollato e oggi può orgogliosamente affermare: “per me aprire questo posto è stata la scelta migliore di sempre”. "
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"Ottimi Ravioli giapponesi di vari tipi. Menzione speciale alla panna cotta"
@matteo.balestrieri17
"Ling'S Ravioleria Migrante"
@eugeniataddeo
"Ling's Ravioleria Migrante "
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"Ling's ravioleria migrante"
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"Ravioli Adriatico buonissimi"
@bibistanga