Palalottomatica
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"Fulminacci 13/04/24 Posti a sedere gate 6, anello A2, posti B1 e B2 sono OTTIMI. In realtà è abbastanza piccolo quindi tutto il primo anello è buono Se non importa dell'artista anche i porti in cima sono validi perché finché stai mezzo dritto (ovvio magari non completamente ai lati) si vede bene "

@cecim

"Parc en face avec fontaines ...."

@oce.lefevre

"Il Palazzo dello Sport è un impianto sportivo coperto di Roma. Viene comunemente chiamato anche PalaSport o PalaEur dall'ubicazione dell'edificio nel quartiere dell'EUR. Ideato e progettato nel 1956 dall'architetto Marcello Piacentini e dall'ingegnere Pier Luigi Nervi, e realizzato tra il 1958 e il 1960 per i XVII giochi olimpici di Roma, la struttura, di proprietà di EUR SpA. ospita da allora eventi sportivi, convegni e concerti. Tra il 1999 e il 2003 fu sottoposto a lavori di ammodernamento e ristrutturazione realizzati dalla ForumNet S.p.A. e finanziati dalla Lottomatica che acquisì il diritto a dare il proprio nome all'impianto, gestito dalla All Events Spa, società del gruppo ForumNet; per tale motivo, fino al 2018, ebbe anche il nome commerciale di PalaLottomatica. Il Palazzo dello Sport è sede dal 2018 delle gare interne di pallacanestro della Virtus Roma, che già a più riprese ospitò in passato a partire dagli anni ottanta del XX secolo. Nell'istituendo quartiere dell'EUR 42 — sede designata dell'Esposizione universale in programma per il 1942 ma mai realizzata — era già prevista, fin dal 1937, un'installazione monumentale nell'area sovrastante il Laghetto alla ricongiunzione delle carreggiate della Via Imperiale (oggi via Cristoforo Colombo[1]). L'effetto scenico che avrebbe dovuto scaturirne era quello di“«quinta prospettica» per i visitatori provenienti da Roma[1]. Fu deciso, in tale area, di costruire il cosiddetto Palazzo dell'Acqua e della Luce[1] per il cui progetto furono invitati 16 noti ingegneri e architetti, tra cui Pier Luigi Nervi e Franco Albini[2]. Dalla selezione, indetta nel febbraio 1939, non risultarono vincitori. Al lavoro di Nervi fu assegnato il secondo premio[2], poi la commissione esaminatrice, diretta da Marcello Piacentini, si assunse direttamente l'onere di realizzare l'opera[2]; Nervi decise di tirarsi indietro e anche la commissione giunse a un nulla di fatto[2]. L'opera non trovò mai realizzazione, complice anche la successiva guerra che fermò tutti i lavori. Nel 1955 il CIO assegnò a Roma i giochi olimpici del 1960[3]; fu deciso quindi che, nel quadro della costruzione dei nuovi impianti che avrebbero dovuto ospitare l'Olimpiade, nell'area sovrastante al laghetto trovasse sede un edificio multiuso, principalmente destinato alle attività sportive ma aperto anche ad altri utilizzi[4]. Piacentini e Nervi, le cui strade si erano separate quasi vent'anni prima, furono incaricati di redigere il progetto, il primo per la parte architettonica e il secondo per quella strutturale. Il progetto del Palazzo dello Sport, presentato nel 1956, prevedeva un edificio di forma circolare del diametro massimo di poco meno di 100 metri[4], realizzato completamente in cemento armato. La costruzione avvenne tra il 1958 e il 1960. La struttura completata presenta due ordini di gradinate per un totale di circa 12 000 posti[4] con ampie luci libere, frutto della realizzazione in cemento armato; le gradinate sono sostenute da pilastri inclinati che fanno anche funzione di sostegno e raccordo con la struttura di copertura[5]: questa, spessa solo 9 centimetri[4][5], è anch'essa in cemento armato e ha la forma di calotta sferica. A completare l'opera e mascherare l'andamento curvilineo delle gradinate e l'inclinazione dei pilastri di sostegno, una copertura frontale in cristallo a facciata continua[6] che conferisce al Palazzo la sua tipica forma cilindrica. Tutti i lavori in cemento armato furono realizzati dalla società di Pier Luigi Nervi, la Ingg. Nervi e Bartoli[5]. Tra le altre imprese che parteciparono ai lavori del Palazzo dello Sport figurano la Siemens italiana, che realizzò l'impianto audio; la Solari di Udine che mise in opera i tabelloni luminosi e i cronometri; la Dell'Orto & Chieregatti di Milano, che si occupò dell'impianto di condizionamento; la Ilva e la IOMSA per i lavori in metallo, la Gazzotti che realizzò la superficie di gioco in parquet[7]. All'impianto si accede attraverso 16 ingressi disposti lungo la circonferenza del Palazzo, disposti a una distanza di circa 20 metri l'uno dall'altro. Al fine di rendere idoneo l'impianto anche a manifestazioni diverse da quelle sportive (canore, teatrali, etc.), le nervature della calotta interna furono ricoperte di materiale fonoassorbente[8]; ampio risalto fu dato alla circolazione dell'aria nell'edificio, completamente condizionato[8]: furono realizzate ampie luci nelle pareti di tamponamento, e la parte superiore della cupola è sopraelevata a costituire un lucernario che diffonde uniformemente l'illuminazione solare all'interno della struttura durante le ore diurne[8]. Il costo complessivo dell'impianto fu stimato in circa un miliardo e 900 milioni di lire dell'epoca[9]. L’inaugurazione del Palazzo avvenne il 3 giugno 1960[10] e già il giorno dopo ospitò il primo incontro di pugilato professionistico, che vide l’italiano Giulio Rinaldi battere il francese Gérminal Ballarin[11] davanti a circa quindicimila spettatori[11]. Dopo le Olimpiadi del 1960 dei cui tornei di pallacanestro e di pugilato fu una delle sedi[12], il Palazzo fu utilizzato — a parte la sua destinazione principale di sede di eventi sportivi — per gli usi più svariati, tra cui concerti (tra i primissimi quello dei Rolling Stones nel 1970[13]) e congressi di partito (per esempio quello della Democrazia Cristiana del 1976[14]). Dal campionato 1982-83 fino al 1999-2000, inoltre, il Palazzo dello Sport ospitò ininterrottamente le gare interne della Virtus Roma, la quale abbandonò temporaneamente tale sede solo in ragione degli imminenti lavori di ammodernamento dell'impianto. I lavori di ristrutturazione e il nuovo nome Modifica Nel 1999 il Palazzo dello Sport fu sottoposto a lavori di ristrutturazione che riguardarono il consolidamento degli impianti preesistenti e l'adeguamento alle nuove normative di sicurezza[15]. Fatta salva la struttura e l'aspetto globale del Palazzo, i lavori — in carico alla società ForumNet Spa, dal 2000 titolare da Ente Eur della concessione, poi girata ad All Events Spa, dell'impianto per 12 anni[15] — durarono tre anni sotto la supervisione degli architetti Luca Braguglia e Antonello Ricotti[16]; la società di scommesse e lotterie Lottomatica finanziò le opere e acquisì il diritto a porre il suo nome sulla struttura fino a termine concessione. I lavori riguardarono la costruzione di diversi bar e un ristorante, il miglioramento dell'acustica e la superficie esterna all'edificio; sul fronte verso Roma, sovrastante la cascata tributaria del Laghetto dell'EUR, fu realizzata una terrazza panoramica di circa 2 700 m²[15]. Sul fronte esterno lungo il perimetro, altresì, l'architetto Massimiliano Fuksas realizzò un'installazione con lampade fluorescenti rappresentanti i numeri del Lotto secondo la Smorfia, in tributo al gioco e allo sponsor del Palazzo[16]. Il nuovo PalaLottomatica, così ridenominato, tornò a ospitare le gare interne della Virtus Roma fino a maggio 2011 allorquando, persa la licenza Eurolega[17], il club non ritenne di dover più sostenere la spesa di 750 000 euro l'anno per l'affitto della struttura e decise lo spostamento al Palazzetto dello Sport per la stagione successiva[17]. Il primo concerto ospitato nel rinnovato impianto fu quello di Carlos Santana del 20 settembre 2003[16]. Il Palazzo dello Sport è uno dei due edifici multifunzione italiani, insieme al Mediolanum Forum di Milano, facenti parte dell'EAA — European Arenas Association[18], consorzio che riunisce i gestori delle maggiori strutture coperte d'Europa."

@dannatiarchitettipodcast

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