Monument of the Bulgarian-Soviet Friendship
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"From: Meridiano 13 Quando si raggiunge il monumento di Šumen, si rimane sorpresi per le condizioni di tutta l’area: ben tenuta e ordinata. Tutti i monumenti di epoca socialista con un messaggio non direttamente connesso ai tempi di Todor Živkov hanno vissuto una seconda vita a partire dal 1989. Ricalibrati su un significato totalmente dedicato alla Bulgaria e alla sua storia, sono stati ristrutturati e mantenuti in buone condizioni. Ma se quello per i 1300 anni dello stato è ben tenuto, lo stesso destino non è toccato al Monumento dell’Amicizia bulgaro-sovietica (Pametnik na bălgaro-săvetskata družba) di Varna. Sorge sulla collina di Turna, in posizione dominante sulla baia sottostante e fu eretto nel 1978 per celebrare un tema molto sentito al tempo: il solido rapporto fra Sofia e Mosca. Non a caso Todor Živkov veniva considerato come il più fedele alleato dell’Unione Sovietica. Alla luce di ciò come non rimarcare la vicinanza proprio con una struttura rivolta verso il Mar Nero, quella distesa d’acqua che più ancora della terra avvicinava i due alleati socialisti. Niente Romania, niente Ceaușescu in mezzo. Solo le onde a separare la Repubblica Popolare di Bulgaria dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Quanto questo rapporto sia oggi controverso lo racconta lo stato in cui si trova attualmente il monumento, destino che condivide con il Parco delle Campane (park “Kambanite”) di Sofia e la Collinetta della Fratellanza (Bratska mogila) di Plovdiv. Le erbacce aggrediscono gli scalini sbeccati; sulla sommità un cimitero di pneumatici accoglie i (pochi) visitatori e chi fa attività fisica. Ovunque spuntano i ferri arrugginiti della struttura in cemento armato. Le porte per entrare all’interno sono state forzate e solo grazie alle grate posizionate in seguito si cerca di limitare gli accessi a scopo vandalico. Gli elmetti dei soldati rappresentati nell’opera sono coperti da vernice rosa. Della vecchia scritta “Un’amicizia per secoli, attraverso i secoli” non resta che qualche lettera. La parte bassa del monumento è coperta di graffiti. Dei ragazzini sono venuti fin quassù e il profumo di quello che stanno fumando giustifica la ricerca di un posto poco frequentato. Sono rumorosi e sputano a terra, come per sottolineare che quello spazio è loro e che i turisti non sono proprio ben accetti. In lontananza il mare risplende nel sole pomeridiano."
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